Arredo

Da oltre 10 anni l'italianissimo design brand Moroso promuove le abilità artigianali della regione di Dakar attraverso la collezione di arredi da esterno M'Afrique: un serie di sedute e complementi che nascono dall'intreccio di colorati filati in polietilene che in Africa vengono tradizionalmente utilizzati per le reti da pesca. Ogni pezzo porta la firma - oltre che di artisti del calibro di Patricia Urquiola e Sebastian Herkner - di artigiani senegalesi che rifiniscono a mano dal primo all'ultimo dettaglio.

Note: Prodotto da expo (può presentare leggeri segni di usura)

Reso gratuito entro 14 giorni.

Da oltre 10 anni l'italianissimo design brand Moroso promuove le abilità artigianali della regione di Dakar attraverso la collezione di arredi da esterno M'Afrique: un serie di sedute e complementi che nascono dall'intreccio di colorati filati in polietilene che in Africa vengono tradizionalmente utilizzati per le reti da pesca. La poltrona Shadowy, maestosa e ironica, unisce la semplicità delle sedute da spiaggia anni '60 al fascino di un trono moderno. Il risultato è un'icona senza precedenti che omaggia le suggestione africane poetiche ed eccentriche.

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Da oltre 10 anni l'italianissimo design brand Moroso promuove le abilità artigianali della regione di Dakar attraverso la collezione di arredi da esterno M'Afrique: un serie di sedute e complementi che nascono dall'intreccio di colorati filati in polietilene che in Africa vengono tradizionalmente utilizzati per le reti da pesca. La poltrona Shadowy, maestosa e ironica, unisce la semplicità delle sedute da spiaggia anni '60 al fascino di un trono moderno. Il risultato è un'icona senza precedenti che omaggia le suggestione africane poetiche ed eccentriche.

Reso gratuito entro 14 giorni.

Da oltre 10 anni l'italianissimo design brand Moroso promuove le abilità artigianali della regione di Dakar attraverso la collezione di arredi da esterno M'Afrique: un serie di sedute e complementi che nascono dall'intreccio di colorati filati in polietilene che in Africa vengono tradizionalmente utilizzati per le reti da pesca. La poltrona chaise-longue Shadowy, maestosa e ironica, unisce la semplicità delle sedute da spiaggia anni '60 al fascino di un trono moderno. Il risultato è un'icona senza precedenti che omaggia le suggestione africane poetiche ed eccentriche.

Reso gratuito entro 14 giorni.

Da oltre 10 anni l'italianissimo design brand Moroso promuove le abilità artigianali della regione di Dakar attraverso la collezione di arredi da esterno M'Afrique: un serie di sedute e complementi che nascono dall'intreccio di colorati filati in polietilene che in Africa vengono tradizionalmente utilizzati per le reti da pesca. La poltrona Husk - qui nella misura XL - disegnata da Marc Thorpe, troneggia nello spazio con un abbraccio confortevole che ripara dal mondo esterno grazie a un tendaggio che ricorda il disegno di un'arpa. 

Da oltre 10 anni l'italianissimo design brand Moroso promuove le abilità artigianali della regione di Dakar attraverso la collezione di arredi da esterno M'Afrique: un serie di sedute e complementi che nascono dall'intreccio di colorati filati in polietilene che in Africa vengono tradizionalmente utilizzati per le reti da pesca. La poltrona Husk - qui nella misura XL - disegnata da Marc Thorpe, troneggia nello spazio con un abbraccio confortevole che ripara dal mondo esterno grazie a un tendaggio che ricorda il disegno di un'arpa. 

Da oltre 10 anni l'italianissimo design brand Moroso promuove le abilità artigianali della regione di Dakar attraverso la collezione di arredi da esterno M'Afrique: un serie di sedute e complementi che nascono dall'intreccio di colorati filati in polietilene che in Africa vengono tradizionalmente utilizzati per le reti da pesca. Ogni pezzo porta la firma - oltre che di artisti del calibro di Patricia Urquiola e Sebastian Herkner - di artigiani senegalesi che rifiniscono a mano dal primo all'ultimo dettaglio.

Note: Prodotto da expo (può presentare leggeri segni di usura)

Reso gratuito entro 14 giorni.

Da oltre 10 anni l'italianissimo design brand Moroso promuove le abilità artigianali della regione di Dakar attraverso la collezione di arredi da esterno M'Afrique: un serie di sedute e complementi che nascono dall'intreccio di colorati filati in polietilene che in Africa vengono tradizionalmente utilizzati per le reti da pesca. La poltrona Husk - qui nella misura S - disegnata da Marc Thorpe, troneggia nello spazio con un abbraccio confortevole che ripara dal mondo esterno grazie a un tendaggio che ricorda il disegno di un'arpa. 

Da oltre 10 anni l'italianissimo design brand Moroso promuove le abilità artigianali della regione di Dakar attraverso la collezione di arredi da esterno M'Afrique, un serie di sedute e complementi che nascono dall'intreccio di colorati filati in polietilene che in Africa vengono tradizionalmente utilizzati per le reti da pesca.  Il set Jardin Sospendu - disegnato da Concetta Giannangeli - comprende 4 vivaci portavasi sospesi e incastonati in strutture in acciaio, da mescolare e abbinare per trasformare in una giungla lussureggiante il balcone di un appartamento o aggiungere un elemento colorato a un patio o a un giardino più grande.

Note: Prodotto da expo (può presentare leggeri segni di usura)

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La poltrona Ruff - firmata Patricia Urquiola per Moroso - eredita i comfort delle sedute veramente pensate per i luoghi di conversazione, adatta quindi a qualsiasi spazio abitativo o contract e per l'hospitality. Gli ampi braccioli si adagiano ai lati della seduta e la avvolgono saldamente, pur avendo un unico snodo. Il risultato è la combinazione armoniosa tra linee curve e rette - una geometria semplice che crea un'interazione architettonica con lo spazio circostante. La poltrona Ruff ha una forma funzionale, mentre la sua personalità non rinuncia ad essere un oggetto che abita lo spazio in cui è collocato.

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La poltrona Tropicalia disegnata dalla designer Patricia Urquiola per Moroso si basa su un vero e proprio travestimento creativo; il telaio è infatti nascosto sotto la struttura in tubolare di acciaio che lo avvolge completamente facendo assumere alle sedute personalità diverse a seconda del materiale utilizzato. Il giro di filo è simile a un colpo di matita, marca una superficie che è contemporaneamente grafica e strutturale, diventa gesto costruttivo e forma d’identità: giocoso con la plastica dei cordoncini lavorata a due o tre colori, raffinato se monocromatico, elegante con il cuoio.

Reso gratuito entro 14 giorni. 

Da oltre 10 anni l'italianissimo design brand Moroso promuove le abilità artigianali della regione di Dakar attraverso la collezione di arredi da esterno M'Afrique: un serie di sedute e complementi che nascono dall'intreccio di colorati filati in polietilene che in Africa vengono tradizionalmente utilizzati per le reti da pesca. La poltrona Sunny, chic e ironica, unisce la semplicità delle sedute da spiaggia anni '60 al fascino di un trono moderno. Il risultato è un'icona senza precedenti che omaggia le suggestione africane poetiche ed eccentriche.

Note: Prodotto da expo (può presentare leggeri segni di usura)

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Gusto contemporaneo ed equilibrio antico; Bonacina, icona del design made in Italy, da quattro generazioni realizza arredi esclusivi, frutto di un'attenta selezione e sinonimo di estrema qualità artigianale. Perfettamente coerente con lo stile sinuoso dell'azienda e il suo celebre utilizzo di giunco e midollino, la poltrona Eva rientra tra i capolavori firmati da grandi maestri. Disegnata da Giovanni Travasa nel 1965, la poltrona Eva è un nastro flessibile curvato, realizzato utilizzando una varietà di rattan, e forgiato per adattarsi all'anatomia umana. Un arredo senza tempo che sfugge al tempo, alla dichiarazione di stile o di appartenenza.

Moon di nome e di fatto. La lampada da tavolo Moon di Davide Groppi è poetica, romantica, eterea. Nel suo essere perfettamente sferica custodisce la forma di una luna piena che mostra, di continuo, un solo volto. La silhouette della sfera, all'accensione, si arricchisce di tantissime sfumature che appartengono al mondo dello spazio e dell'ignoto. Il progetto del marchio made in Italy "nasce da un sogno", così come si legge sulla descrizione ufficiale: portare la luna dentro casa. La superficie realizzata a mano con carta giapponese trasforma ogni pezzo in un arredo unico.

Una seduta a passo di danza. La forma della sedia Banjooli è ispirata alla danza nuziale che il maschio dello struzzo – banjooli in lingua wolof – esegue per corteggiare la femmina, allargando le ali per esaltarne la bellezza. Banjooli è un articolo della linea M’Afrique, una collezione di sedute immaginate dai designer e realizzate dagli artigiani africani intrecciando il filato utilizzato per le reti da pesca. Progetti non-omologati per antonomasia, diversi e originali, prodotti lavorati a mano, umani nel raccontare pregi e difetti.

Una seduta a passo di danza. La forma della sedia Banjooli è ispirata alla danza nuziale che il maschio dello struzzo – banjooli in lingua wolof – esegue per corteggiare la femmina, allargando le ali per esaltarne la bellezza. Banjooli è un articolo della linea M’Afrique, una collezione di sedute immaginate dai designer e realizzate dagli artigiani africani intrecciando il filato utilizzato per le reti da pesca. Progetti non-omologati per antonomasia, diversi e originali, prodotti lavorati a mano, umani nel raccontare pregi e difetti.

Una seduta a passo di danza. La forma della sedia Banjooli è ispirata alla danza nuziale che il maschio dello struzzo – banjooli in lingua wolof – esegue per corteggiare la femmina, allargando le ali per esaltarne la bellezza. Banjooli è un articolo della linea M’Afrique, una collezione di sedute immaginate dai designer e realizzate dagli artigiani africani intrecciando il filato utilizzato per le reti da pesca. Progetti non-omologati per antonomasia, diversi e originali, prodotti lavorati a mano, umani nel raccontare pregi e difetti.

Una seduta a passo di danza. La forma della sedia Banjooli è ispirata alla danza nuziale che il maschio dello struzzo – banjooli in lingua wolof – esegue per corteggiare la femmina, allargando le ali per esaltarne la bellezza. Banjooli è un articolo della linea M’Afrique, una collezione di sedute immaginate dai designer e realizzate dagli artigiani africani intrecciando il filato utilizzato per le reti da pesca. Progetti non-omologati per antonomasia, diversi e originali, prodotti lavorati a mano, umani nel raccontare pregi e difetti.

Una seduta a passo di danza. La forma della sedia Banjooli è ispirata alla danza nuziale che il maschio dello struzzo – banjooli in lingua wolof – esegue per corteggiare la femmina, allargando le ali per esaltarne la bellezza. Banjooli è un articolo della linea M’Afrique, una collezione di sedute immaginate dai designer e realizzate dagli artigiani africani intrecciando il filato utilizzato per le reti da pesca. Progetti non-omologati per antonomasia, diversi e originali, prodotti lavorati a mano, umani nel raccontare pregi e difetti.

Banjooli è un tavolino di Sebastian Herkner per Moroso. La struttura in acciaio verniciato e intrecci colorati è ottenuta grazie alla lavorazione manuale di diversi fili di polietilene. Banjooli è una collezione dai colori vivaci e dalle geometrie arrotondate che s'incastrano fra loro creando una perfetta armonia. Il suo design curvo è ispirato alla danza di corteggiamento degli uccelli struzzo che vivono in Africa orientale. Per esterni incantati, dalle atmosfere etniche con un pizzico di Africa. 

Banjooli è un tavolino di Sebastian Herkner per Moroso. La struttura in acciaio verniciato e intrecci colorati è ottenuta grazie alla lavorazione manuale di diversi fili di polietilene. Banjooli è una collezione dai colori vivaci e dalle geometrie arrotondate che s'incastrano fra loro creando una perfetta armonia. Il suo design curvo è ispirato alla danza di corteggiamento degli uccelli struzzo che vivono in Africa orientale. Per esterni incantati, dalle atmosfere etniche con un pizzico di Africa. 

Da oltre 10 anni l'italianissimo design brand Moroso promuove le abilità artigianali della regione di Dakar attraverso la collezione di arredi da esterno M'Afrique: un serie di sedute e complementi che nascono dall'intreccio di colorati filati in polietilene che in Africa vengono tradizionalmente utilizzati per le reti da pesca. La poltrona Husk - qui nella misura L - disegnata da Marc Thorpe, troneggia nello spazio con un abbraccio confortevole che ripara dal mondo esterno grazie a un tendaggio che ricorda il disegno di un'arpa. 

Da oltre 10 anni l'italianissimo design brand Moroso promuove le abilità artigianali della regione di Dakar attraverso la collezione di arredi da esterno M'Afrique: un serie di sedute e complementi che nascono dall'intreccio di colorati filati in polietilene che in Africa vengono tradizionalmente utilizzati per le reti da pesca. La poltrona Husk - qui nella misura L - disegnata da Marc Thorpe, troneggia nello spazio con un abbraccio confortevole che ripara dal mondo esterno grazie a un tendaggio che ricorda il disegno di un'arpa. 

Da oltre 10 anni l'italianissimo design brand Moroso promuove le abilità artigianali della regione di Dakar attraverso la collezione di arredi da esterno M'Afrique: un serie di sedute e complementi che nascono dall'intreccio di colorati filati in polietilene che in Africa vengono tradizionalmente utilizzati per le reti da pesca. La poltrona Husk - qui nella misura L - disegnata da Marc Thorpe, troneggia nello spazio con un abbraccio confortevole che ripara dal mondo esterno grazie a un tendaggio che ricorda il disegno di un'arpa. 

Da oltre 10 anni l'italianissimo design brand Moroso promuove le abilità artigianali della regione di Dakar attraverso la collezione di arredi da esterno M'Afrique: un serie di sedute e complementi che nascono dall'intreccio di colorati filati in polietilene che in Africa vengono tradizionalmente utilizzati per le reti da pesca. La poltrona Husk - qui nella misura L - disegnata da Marc Thorpe, troneggia nello spazio con un abbraccio confortevole che ripara dal mondo esterno grazie a un tendaggio che ricorda il disegno di un'arpa. 

Da oltre 10 anni l'italianissimo design brand Moroso promuove le abilità artigianali della regione di Dakar attraverso la collezione di arredi da esterno M'Afrique: un serie di sedute e complementi che nascono dall'intreccio di colorati filati in polietilene che in Africa vengono tradizionalmente utilizzati per le reti da pesca. La poltrona Husk - qui nella misura L - disegnata da Marc Thorpe, troneggia nello spazio con un abbraccio confortevole che ripara dal mondo esterno grazie a un tendaggio che ricorda il disegno di un'arpa. 

Lampada e allo stesso tempo speacker per la musica. Elegante e minimale, Popup - la lampada da tavolo firmata Davide Groppi - "nasconde" al suo interno una speciale tecnologia wireless. Un complemento d'illuminazione che permette di vivere un'esperienza musicale emozionante grazie ad un suono ampio e dinamico perfetto per ogni spazio di casa, dalla zona living alla camera da letto.

Il dialogo con la luce di Davide Groppi comincia in un minuscolo laboratorio nel cuore di Piacenza negli Anni 80. Lui, appassionato di Do It Yourself, si diletta a costruire cose insieme al padre. «Un flipper, un telegrafo... una lampada: oggetti qualunque nati solo dalla voglia di muovere le mani».  Da allora, il giovane designer piacentino progetta e produce racconti di luce che vanno oltre lo studio del mero corpo luminoso. Sì perché è questa la caratteristica principale di ogni sua creazione: sedurre ed emozionare con l’illuminazione. Ed è così anche con Bugia, una lampada da tavolo pensata per godere di una meravigliosa luce diffusa senza il vincolo del cavo elettrico.

1Una seduta a passo di danza. La forma della sedia Banjooli è ispirata alla danza nuziale che il maschio dello struzzo – banjooli in lingua wolof – esegue per corteggiare la femmina, allargando le ali per esaltarne la bellezza. Banjooli è un articolo della linea M’Afrique, una collezione di sedute immaginate dai designer e realizzate dagli artigiani africani intrecciando il filato utilizzato per le reti da pesca. Progetti non-omologati per antonomasia, diversi e originali, prodotti lavorati a mano, umani nel raccontare pregi e difetti.

Da oltre 10 anni l'italianissimo design brand Moroso promuove le abilità artigianali della regione di Dakar attraverso la collezione di arredi da esterno M'Afrique: un serie di sedute e complementi che nascono dall'intreccio di colorati filati in polietilene che in Africa vengono tradizionalmente utilizzati per le reti da pesca. La poltrona Husk - qui nella misura L - disegnata da Marc Thorpe, troneggia nello spazio con un abbraccio confortevole che ripara dal mondo esterno grazie a un tendaggio che ricorda il disegno di un'arpa. 

Moon di nome e di fatto. La lampada a sospensione Moon di Davide Groppi è poetica, romantica, eterea. Nel suo essere perfettamente sferica custodisce la forma di una luna piena che mostra, di continuo, un solo volto. La silhouette della sfera, all'accensione, si arricchisce di tantissime sfumature che appartengono al mondo dello spazio e dell'ignoto. Il progetto del marchio made in Italy "nasce da un sogno", così come si legge sulla descrizione ufficiale: portare la luna dentro casa. La superficie realizzata a mano con carta giapponese trasforma ogni pezzo in un arredo unico.

Bitossi Ceramiche è un'eccellenza del Made in Italy di origine fiorentina, luogo di antica tradizione ceramica, dove nel corso dei secoli i Bitossi sono stati fornaciai, scultori e pittori ma soprattutto maestri ceramisti. Nel corso del Novecento l'azienda di Montelupo Fiorentino ha introdotto uno straordinario rinnovamento stilistico e formale. Esplorando il ricco patrimonio custodito all’interno della Fondazione Vittoriano Bitossi, sede dell’Archivio Museo Bitossi, Enrica Cavarzan e Marco Zavagno - Zaven - attraverso lo studio del prodotto, fino alla sua storicità, hanno avviato una sperimentazione in cui funzionalità e la ricerca di una nuova espressione formale darà vita alla nuova collezione di vasi Curve e tavolini Isola.

Bitossi Ceramiche è un'eccellenza del Made in Italy di origine fiorentina, luogo di antica tradizione ceramica, dove nel corso dei secoli i Bitossi sono stati fornaciai, scultori e pittori ma soprattutto maestri ceramisti. Nel corso del Novecento l'azienda di Montelupo Fiorentino ha introdotto uno straordinario rinnovamento stilistico e formale. Esplorando il ricco patrimonio custodito all’interno della Fondazione Vittoriano Bitossi, sede dell’Archivio Museo Bitossi, Enrica Cavarzan e Marco Zavagno - Zaven - attraverso lo studio del prodotto, fino alla sua storicità, hanno avviato una sperimentazione in cui funzionalità e la ricerca di una nuova espressione formale darà vita alla nuova collezione di vasi Curve e tavolini Isola.

Bitossi Ceramiche è un'eccellenza del Made in Italy di origine fiorentina, luogo di antica tradizione ceramica, dove nel corso dei secoli i Bitossi sono stati fornaciai, scultori e pittori ma soprattutto maestri ceramisti. Nel corso del Novecento l'azienda di Montelupo Fiorentino ha introdotto uno straordinario rinnovamento stilistico e formale. Esplorando il ricco patrimonio custodito all’interno della Fondazione Vittoriano Bitossi, sede dell’Archivio Museo Bitossi, Enrica Cavarzan e Marco Zavagno - Zaven - attraverso lo studio del prodotto, fino alla sua storicità, hanno avviato una sperimentazione in cui funzionalità e la ricerca di una nuova espressione formale darà vita alla nuova collezione di vasi Curve e tavolini Isola.

Il dialogo con la luce di Davide Groppi comincia in un minuscolo laboratorio nel cuore di Piacenza negli anni '80. Lui, appassionato di Do It Yourself, si diletta a costruire cose insieme al padre. «Un flipper, un telegrafo... una lampada: oggetti qualunque nati solo dalla voglia di muovere le mani».  Da allora, il giovane designer progetta e produce racconti di luce che vanno oltre lo studio del mero corpo luminoso. Tra questi Masai, a metà tra la lampada da terra e quella a sospensione. Leggera e flessibile, la luce Masai è ideale per collezionisti d'arte ed esposizioni, per rivelare angoli nascosti e valorizzare altro da sé.

Il dialogo con la luce di Davide Groppi comincia in un minuscolo laboratorio nel cuore di Piacenza negli anni '80. Lui, appassionato di Do It Yourself, si diletta a costruire cose insieme al padre. «Un flipper, un telegrafo... una lampada: oggetti qualunque nati solo dalla voglia di muovere le mani».  Da allora, il giovane designer progetta e produce racconti di luce che vanno oltre lo studio del mero corpo luminoso. Tra questi Rail, un ready-made per firmare lo spazio con ironia e leggerezza: i binari di un trenino elettrico sono lo strumento per disegnare un cuore, ma anche per condurre la corrente elettrica. Rail è sul confine tra utilità e rappresentazione, design e arte.

Il dialogo con la luce di Davide Groppi comincia in un minuscolo laboratorio nel cuore di Piacenza negli anni '80. Lui, appassionato di Do It Yourself, si diletta a costruire cose insieme al padre. «Un flipper, un telegrafo... una lampada: oggetti qualunque nati solo dalla voglia di muovere le mani».  Da allora, il giovane designer progetta e produce racconti di luce che vanno oltre lo studio del mero corpo luminoso. Tra questi Q, un pezzo di architettura da utilizzare nello spazio. Un cubo realizzato in cemento che permette di interpretare i volumi e le architetture in modo inconsueto e inedito. 

Il dialogo con la luce di Davide Groppi comincia in un minuscolo laboratorio nel cuore di Piacenza negli anni '80. Lui, appassionato di Do It Yourself, si diletta a costruire cose insieme al padre. «Un flipper, un telegrafo... una lampada: oggetti qualunque nati solo dalla voglia di muovere le mani».  Da allora, il giovane designer progetta e produce racconti di luce che vanno oltre lo studio del mero corpo luminoso. Tra questi Edison's Nightmare, un progetto gestuale, carico di ironia e nostalgia, un saluto alla lampadina di Edison, ad un sogno che ha cambiato per sempre il modo di vivere, sottraendo al sonno ore da dedicare a lettura e scrittura. Una classica lampadina inchiodata al muro. Come un'opera d'arte.

Il dialogo con la luce di Davide Groppi comincia in un minuscolo laboratorio nel cuore di Piacenza negli anni '80. Lui, appassionato di Do It Yourself, si diletta a costruire cose insieme al padre. «Un flipper, un telegrafo... una lampada: oggetti qualunque nati solo dalla voglia di muovere le mani».  Da allora, il giovane designer progetta e produce racconti di luce che vanno oltre lo studio del mero corpo luminoso. Tra questi Film, una lampada a parete modulare con luce LED e allo stesso tempo un oggetto emozionale, progettato da Alessandra Dellagiovanna. Non solo un progetto luminoso, ma anche una nuova forma di comunicazione: essa permette di creare un racconto personale accostando le immagini a piacere o creando frasi.