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Un cult per gli amanti dell'illuminazione. La Lampada Atollo 238 - ideata e disegnata nel 1977 da Vico Magistretti e vincitrice del Premio Compasso D'Oro - è il pezzo iconico del brand italiano Oluce. Espressione, anticonformismo e design descrivono alla perfezione l'arte di questa lampada da tavolo o da terra che è diventata oramai archetipo: versatile per ogni ambiente e caratteristica per chi non accetta la banalità, con il suo portalampada ricorda - per l'appunto - la forma della testa di un cobra pronto all'attacco.
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Un cult per gli amanti dell'illuminazione. La Lampada Atollo 238 - ideata e disegnata nel 1977 da Vico Magistretti e vincitrice del Premio Compasso D'Oro - è il pezzo iconico del brand italiano Oluce. Espressione, anticonformismo e design descrivono alla perfezione l'arte di questa lampada da tavolo o da terra che è diventata oramai archetipo: versatile per ogni ambiente e caratteristica per chi non accetta la banalità, con il suo portalampada ricorda - per l'appunto - la forma della testa di un cobra pronto all'attacco.
Quella tra vetro e luce è da sempre una profonda intesa e lo dimostra senz'altro l'esperienza della celebre e illustre vetreria Venini che proprio a questo connubio perfetto ha dedicato secoli di studio. Tra le creazioni più eccezionali, il Lampadario a Sospensione Poliedri riconoscibile per i suoi elementi compositivi, i poliedri appunto, presentati all'Expo di Bruxelles nel 1958 su disegno di Ignazio Gardella, Paolo Venini ed Enrico Peresutti e ripresi qualche anno dopo da Carlo Scarpa per il famoso lampadario a cascata proposto all'expo di Torino Italia 61. Questi elementi di vetro soffiato cristallo consentono di creare lampadari di forme e misure sempre diverse. La struttura di questa sospensione dalle dimensioni sicuramente importanti è realizzata in metallo cromato.
Simbolo di vanità, lo specchio è il complemento d'arredo a cui nessuno può rinunciare. Declinato in una serie di geometrie dalle forme più disparate, tra grandi rettangoli e più minuti girotondi, suggerisce disposizioni e allestimenti di particolare pregio per ciascuna delle stanze di casa. Arredare con gli specchi, infatti, è un modo semplice e veloce per impreziosire l'ambiente domestico di riflessi, per amplificare la percezione dello spazio e per ritrovare il giusto ritmo di pieni e di vuoti lungo pareti e superfici. Perfetto è lo specchio Andromeda, disegnato da Nanda Vigo nel 1974, e ora ri-editato in versione contemporanea da Glas Italia.
Non solo utili a tenere in ordine l'ingresso di casa ma anche efficienti ad arricchire di arte e design il colpo d'occhio di un ambiente privato: gli appendiabiti, altrimenti detti attaccapanni, sono statue domestiche - graziose nello svolgere molteplici funzionalità. L'ingresso di casa è il primo confine fra la sfera privata e quella pubblica che definisce il dentro e il fuori delle nostre abitazioni e che non può essere certamente sottovalutata. Tocca a Kadou, l'appendiabiti firmato Bonaldo, segnare questa "frontiera" e trasformare l'ingresso in un piccolo museo - come se gli attaccapanni fossero elementi imprescindibili all'ambiente e i nostri effetti personali (giacche, borse o borsellini) diventassero gli accessori di un'esposizione esclusiva entro la nostra sfera privata.
Scribble è lo specchio in cristallo extrachiaro 5mm di Glas Italia, unico e riconoscibile grazie al gesto artistico e ironico che lo decora. La superficie specchiante è infatti contraddistinta da un particolarissimo motivo con cui vengono riprodotte delle pennellate a mano libera su un fondo di colore neutro. Lo specchio - qui nella misura 80x180cm - può essere appeso in tutte e quattro le posizioni.
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